Serie D – 18a giornata di campionato – La Cronaca

L’Arca di Zio Benny Onlus – C.C.C.P. 1987 : 4 – 3
C’è grande attesa all’Arca arena per questa sfida, primo perché tra le file dei padroni di casa ci sono 2 ex di lusso ( Maggi – Di Pasquale ), secondo perché bisogna vendicare la batosta subita all’andata, un 8 a 2 senza appello che segnò l’inizio della piccola crisi che ha colpito la Onlus nel girone d’andata, ma era un’altra partita, un’altra storia, un’altra Arca.
Agli ordini di Mister Laudazi i nero-arancio scendono in campo con il rientrante Pistillo tra i pali, Iuffrida ultimo, laterali Rado ed il recuperato Di Pasquale, boa il bomber ( 24 reti stagionali senza contare le 4 che mancano a referto, dopo la vittoria a tavolino contro la Virtus Ostia ) Fabio Paolucci.
Partenza lanciata dei padroni di casa che schiacciano subito i C.C.C.P. di mister Zanchini nella propria metà campo, Umiliaco ha il suo bel da fare a tenere a bada Rado e compagni che regolarmente si presentano al tiro aggirando il pressing avversario.
Inevitabile che al quinto l’Arca passi in vantaggio, Iuffrida si avventa sul pallone appena dietro il dischetto del tiro libero leggermente spostato sulla destra, sassata di prima intenzione palla a pelo d’erba che passa sotto le gambe del portiere.
Passano 2 minuti e la banda di Benny raddoppia, Paolucci guadagna una punizione dal limite, sulla sfera và lui, rincorsa breve finta di tiro e scarico per Rado appostato sul secondo palo, facile per l’esterno mancino dell’Arca depositare a porta vuota la palla del 2 a 0.
Gli ospiti sono in bambola e subiscono la terza rete senza reagire, ancora Rado semina il panico sulla sinistra, diagonale verso la porta dove irrompe Fabio Paolucci, zampata e palla in rete.
Timeout ospiti, Zanchini ridisegna la squadra dentro Pirrotta e Bruno, ma ci vuole un errore di D’Angelo allo scadere del primo tempo a dare ossigeno agli ospiti, l’esterno dell’Arca nel tentativo di anticipare un avversario spedisce la palla verso la propria porta, Pistillo con un splendido colpo di reni devia sulla traversa, ma la palla resta lì, facile per l’esterno dei C.C.C.P. mettere dentro a porta vuota. Il primo tempo si chiude con il meritato vantaggio dei padroni di casa avanti 3 a 1.
Nella ripresa il copione non cambia, gli ospiti si gettano generosamente in avanti, l’Arca gestisce e colpisce di rimessa, Umiliaco compie almeno 3 grandi parate, mentre Pistillo per il momento è spettatore non pagante. Il 4 a 1 è la diretta conseguenza del momento della partita, Lippi riceve palla spostato sul versante destro dell’attacco di casa, porta a spasso 2 avversari e da posizione centralissima spara una specie di torpedo verso la porta ospite, palla che toglie le ragnatele dall’incrocio.
Da qui però comincia un’altra partita, la Onlus troppo sicura di aver in mano la gara, stacca la spina e i C.C.C.P. trascinati da Pirrotta si rifanno sotto. Il numero 8 ospite approfitta delle amnesie della squadra di casa e realizza una splendida doppietta nell’arco di 5 minuti ( da incorniciare il secondo gol con una gran botta di collo da fuori area che il portiere di casa riesce solo a toccare ). Mancano 3 minuti quando Pistillo compie il capolavoro di giornata andando a togliere da dentro la porta una punizione bomba ancora di Pirrotta destinata all’incrocio dei pali. Gli ospiti tentano il tutto per tutto e mettono il portiere di movimento, contromossa di Laudazi dentro Maggi e Iuffrida esterno per una migliore copertura difensiva,l’Arca non rischia più niente gestisce il vantaggio e vince.
Vittoria pesante e alla fine meritata per la banda di Benny contro un avversario dai valori indiscutibili, penalizzato da una classifica che non meriterebbe. Per l’Arca tante notizie positive, il recupero di Di Pasquale ai suoi livelli, il goal liberatorio di Lippi, il graduale reinserimento di Speranzini e Maggi, la vena realizzativa di Iuffrida e Paolucci, la grande prestazioni di Rado, sono tutti segnali confortanti in vista di quello che sulla carta è e resta un impegno proibitivo sul campo del Valentia, ma con la carta normalmente ci si fanno altre cose e alla fine le partite vanno sempre giocate. Da lavorare in settimana sulla tenuta psicologica della squadra, partite come quelle di oggi vanno chiuse subito e gestite con intelligenza altrimenti si rischia, con 5 minuti di follia, di rovinare quanto di buono fatto nell’arco della gara.