Serie D – 4a Giornata di Campionato – La Cronaca

Ass. Dip. Corte dei Conti – L’Arca di Zio Benny Onlus 0-5

Trasferta insidiosa per l’arca di zio Benny, di scena sul campo della Corte dei Conti. Sulla carta turno agevole visto la differenza di punti, ma con la carta si sa, si fanno altre cose, e il campo è l’unico giudice. Problemi per il dinamico duo Laudazi/Biagini, Simone Paolucci in tribuna per un problema al polpaccio, il “cobra” Fioravanti costretto alla panchina per problemi muscolari, prime convocazioni per Coia e Cavazzuti. Gli ospiti in classica tenuta arancio-nera si schierano con Bianchi tra i pali, capitan Biagini ultimo, Russo e Speranzini sulle corsie laterali, boa di riferimento il “bomber” Fabio Paolucci. Partenza sprint dei padroni di casa ( in tenuta giallo-blu), giro palla veloce e continui cambi di direzione costringono l’Arca ad una fase di non possesso chiusa nella sua metà campo,con tutti gli effettivi dietro la linea della palla. Ma alle grandi squadre basta un episodio per girare l’inerzia della partita dalla propria parte e, al sesto minuto della prima frazione, gli arancioni di Bravetta usufruiscono di un contestatissimo calcio di punizione a metà campo. Nella confusione generata dalle proteste della Corte dei Conti, gli ospiti battono velocemente per Speranzini tutto spostato sulla sinistra del versante offensivo, il numero 10 di prima tocca per lo smarcatissimo Paolucci solo a centro-area, controllo e girata del bomber nell’angolino ed Arca in vantaggio. Dopo la marcatura per reiterate proteste viene prima ammonito e poi espulso il portiere nonché capitano dei locali.
Partita in discesa? Neanche lontanamente, perché la Corte dei Conti ferita e arrabbiata, produce una mole offensiva di gioco che solo la bravura della formica atomica Bianchi riesce ad arginare. Sono almeno 3 le parate decisive dell’estremo difensore ospite. Nel momento migliore dei padroni di casa l’Arca raddoppia. Strepitoso ripiegamento difensivo di Paolucci, che recupera palla e scarica su Vincenzo Rado, l’esterno è bravissimo a ribaltare l’azione chiede e chiude un doppio triangolo con capitan Biagini che mette dentro a porta vuota, contropiede micidiale, è 2 a 0.
Adesso l’arca è padrona del gioco, e prima della fine del primo tempo chiude virtualmente la partita. Paolucci subisce fallo al limite dell’area, sul pallone và “ lo specialista” Vincenzo Rado, rapida occhiata alla barriera e alla posizione del portiere e sassata di punta che si infila nell’unico spazio disponibile, splendida esecuzione.
Il primo tempo si chiude con gli orange avanti 3 a 0.
La ripresa si riapre con le sostituzioni forzate di Russo e Fioravanti per infortunio e con l’utilizzo a mezzo servizio di Speranzini anche lui alle prese con un problema fisico, quindi super lavoro per Paolucci che manda in tilt la difesa avversaria. La partita del numero 9 è da incorniciare, praticamente imprendibile semina il panico ad ogni giocata. Inevitabile che sia lui a confezionare il quarto goal. Pur marcato stretto e strattonato riesce con una magia ad involarsi sulla fascia destra, finta e assist comodo per l’accorrente Giuseppe Rado che appoggia in rete a porta sguarnita. La partita di fatto finisce qui, perché seppur generosamente la Corte dei Conti si spinga in avanti creando almeno altre 3 palle goal, un’altra espulsione per proteste e un Bianchi versione muro di Berlino, spengono le speranze di rimonta. Nel finale l’Arca trova anche la quinta marcatura grazie ad un calcio d’angolo di Speranzini, che vede e serve l’inserimento a fari spenti di Iuffrida nel cuore dell’area, servizio con il contagiri e piattone destro nell’angolino più lontano, imprendibile per chiunque. Al fischio finale grande soddisfazione in casa Arca, per una partita molto difficile vinta grazie all’esperienza e alla maturità che questa squadra sta acquisendo partita dopo partita, quarta vittoria consecutiva e testa della classifica, i numeri tante volte contano più delle parole.
Complimenti alla Corte dei Conti, squadra penalizzata da una classifica non veritiera rispetto ai valori dimostrati in campo, sicuramente al ritorno la ritroveremo molto più in alto.